La memoria che mette radici: Inaugurato l’anno scolastico e l’Uliveto dei martiri

Si è svolta lunedì 17 novembre la manifestazione “La Memoria che mette radici”, promossa dall’Istituto Comprensivo “S. G. Bosco”, retto dalla DS dott.ssa Patrizia Pilato, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Un evento solenne che ha unito scuola, istituzioni e cittadini nel segno della legalità e della memoria condivisa, segnando l’apertura ufficiale del nuovo anno scolastico.

testimoniare la rilevanza dell’iniziativa, la presenza di numerose autorità civili, militari e religiose: S.E. Prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo, il Provveditore agli Studi dott. Alberto Petix, i sindaci di FavaraCastrofilippo e Palma di Montechiaro, insieme alla presidente del Consiglio di Istituto, dott.ssa Lorena Termini, l’arciprete don Giuseppe Costanza e alla vicepreside Enza Lombardo.

L’accoglienza degli studenti e i momenti musicali

A dare avvio alla cerimonia sono stati gli alunni delle classi terze della scuola secondaria, che hanno accolto le autorità consegnando al Prefetto delle memorie simboliche, segno del loro coinvolgimento attivo.

L’orchestra dell’Istituto, guidata dai docenti di strumento, ha offerto alcuni brani musicali che hanno reso l’atmosfera ancora più intensa e partecipata.

Gli interventi: scuola e istituzioni unite

La Dirigente Scolastica Patrizia Pilato ha ringraziato l’Amministrazione e tutto il personale dell’Istituto — dai docenti alla segreteria fino ai collaboratori scolastici — coordinati dalla DSGA Maria Comparato. Ha ribadito l’importanza della collaborazione istituzionale, definendola essenziale per garantire ai giovani un ambiente educativo ricco, sicuro e stimolante.

Il sindaco Vito Terrana ha espresso gratitudine alla scuola per l’impegno costante sul territorio, sottolineando come la collaborazione con la Dirigente e con l’intero Istituto stia producendo risultati concreti.

Nel suo intervento, il Prefetto Salvatore Caccamo ha ricordato che la scuola rappresenta “il primo presidio di legalità”, dove si formano cittadini responsabili e attenti ai valori democratici.

Il dott. Alberto Petix si è rivolto direttamente agli studenti richiamando le figure del giudice Antonino Saetta e del giudice beato Rosario Livatino, esempi di coraggio e rettitudine da tramandare alle nuove generazioni.

Molto apprezzato anche l’intervento del Baby Sindaco, che ha portato la prospettiva dei più giovani su temi di così grande rilevanza civica.

L’Uliveto dei Martiri: memoria che cresce e si radica

La seconda parte della manifestazione si è svolta in via Pascoli, dove ha avuto luogo l’inaugurazione dell’Uliveto dei Martiri, che diventerà anche luogo simbolico della Giornata Nazionale degli Alberi, in programma il 21 novembre.

Ed è proprio qui che la cerimonia ha assunto una forte intensità emotiva grazie alla presenza della dott.ssa Gabriella Saetta, figlia del giudice Antonino Saetta, vittima della criminalità mafiosa. Insieme a lei, ha partecipato anche la vicesindaco del Comune di Canicattì, dott.ssa Patrizia Bennici.

Le autorità, accompagnate dagli alunni della scuola primaria, hanno dato avvio a questo luogo simbolico. Sul posto è intervenuta l’assessore Jenny Termini, sottolineando il valore culturale e comunitario dell’iniziativa.

L’Uliveto dei Martiri nasce così come luogo del ricordo e della legalità, un invito rivolto alle nuove generazioni a far crescere, insieme agli alberi, valori solidi come radici: memoria, giustizia e responsabilità.

(Calogero La Vecchia)

https://www.giornalecentrosicilia.it/2025/11/17/campobello-di-licata-la-memoria-che-mette-radici-inaugurato-lanno-scolastico-e-luliveto-dei-martiri/ 

Pubblicato il 17-11-2025